Commemorazione della strage di Piazza della Loggia

 

al Liceo classico Arnaldo. 28 maggio 2009 nel 35° anniversario della strage di Brescia.

Tutto divenne improvvisamente più scuro e terribile…Terribile e mostruoso, inaspettato nonostante le continue minacce e provocazioni. Sembrava di vivere un incubo dal quale però non era possibile svegliarsi. Un attimo aveva deciso della vita e della morte.

Brescia 28 maggio 2009 Commemorazione caduti di Piazza della Loggia Liceo Arnaldo Intervento e testimonianza di Paolo Ferliga Commemorare Oggi è una giornata piena di sole, luminosa, molto diversa da quella , piovosa e cupa, del 28 maggio 1974. Oggi siamo qui, riuniti nel cortile del nostro Liceo per ricordare i caduti di Piazza della Loggia. Per ricordarli insieme. Questo significa commemorare: ricordare insieme. La memoria è importante come sa ciascuno di noi. Se non ricordassimo che cosa abbiamo fatto ieri e avessimo dimenticato tutto del nostro passato, non sapremmo nemmeno chi siamo oggi. Non avremmo un’identità, non sapremmo cosa fare e dove andare. Non potremmo progettare il nostro futuro. Senza memoria non esiste nemmeno una comunità. Una comunità c’è e vive, in quanto si riconosce in una memoria condivisa. Come scuola noi siamo anche una piccola comunità. Ci incontriamo tutti i giorni e passiamo insieme parecchio tempo della nostra vita. Studiamo la storia proprio per questa ragione: perché il ricordo del passato ci consenta di avere una nostra identità, di sapere chi siamo e cosa vogliamo, che cosa possiamo fare nella vita e nella nostra relazione con gli altri. Tra storia, vita di una comunità e vicende personali c’è infatti un rapporto stretto, anche se non sempre evidente. L’esercizio della memoria ci aiuta a cogliere quel rapporto, a scoprire che la nostra vicenda personale è sempre in relazione a qualcosa di più grande di noi, a quella che potremmo chiamare grande storia per distinguerla da quella piccola che riguarda, ogni giorno, la vita di tutti noi. La strage di Brescia, dove persero la vita e vennero ferite vittime innocenti, ma nello stesso tempo consapevoli delle proprie scelte politiche, rappresenta tragicamente il punto di incontro tra storia individuale e grande storia.
... per continuare scarica il file allegato