Il grido di dolore dei figli senza padri

 

Insegnare il senso del limite.

Pubblicato su Genitori&Figli, supplemento ad Avvenire, 31 maggio 2009

Il grido di dolore che si leva dai figli senza padre e dai padri cui sono stati tolti i figli costringe la nostra società a interrogarsi sui guasti creati dall'assenza del padre
La società contemporanea soffre per la continua riduzione del ruolo e della presenza del padre nella formazione e nell’educazione dei giovani. Si tratta di un processo secolare che ha confinato sempre più i padri nei luoghi del lavoro, lasciando alle madri e a un sistema scolastico sempre più femminilizzato, il compito di istruire e educare le nuove generazioni. A partire dagli anni Settanta del Novecento poi, l’aumento vertiginoso di separazioni e divorzi ha allontanato fisicamente molti padri dalla casa dei figli. Si calcola che oggi in Italia ci siano circa 8 milioni di genitori separati, con 140.000 separazioni /divorzi nel 2007, che hanno coinvolto oltre 91.000 bambini e ragazzi. A tre anni dall’approvazione della L. 54 sull’affido condiviso, i tempi medi di permanenza dei figli con il padre sono stimati ancora solo al 18%, rispetto al 72% che i figli trascorrono con la madre (www.paternita.info).