Anomalie ai genitali in aumento

Congresso di Andrologia, settembre 2007

UN ALLARME ambientale da estrogeni che provocano anomalie dell'apparato genitale in un bambino su tre, ritardi nello sviluppo dei maschietti e precocità nelle femmine. A sollevare il problema sono gli specialisti riuniti nel IV Congresso nazionale "Progressi in andrologia" in corso a Villa San Giovanni. "Il maschio è meno maschio", affermano gli esperti, "gli estrogeni sono ovunque: aria, acqua, cibo, fiumi, perfino nelle plastiche, nei nastri adesivi da imballaggio, nei pavimenti di vinile, negli inchiostri. Arrivano nel corpo anche attraverso la pelle quando usiamo shampoo, saponi e cosmetici. Non c'è scampo". Gli estrogeni infatti hanno la capacità di mimare gli ormoni naturali, inviano falsi messaggi al corpo, bloccano i ricettori ormonali. "Gli stessi ormoni usati per accelerare lo sviluppo e l'accrescimento di peso negli animali d'allevamento - spiega Nicola Ilacqua, Presidente del Congresso - si trasferiscono nell'uomo accelerando e sviluppando anomalie nell'apparato genitale maschile, molto frequenti nei giovani che tendono all'obesità, in coloro che fanno una vita sedentaria (solo computer, videogiochi) e che hanno un'alimentazione priva di frutta e di verdura. Gli Enti preposti ricercano e controllano per lo più la presenza di estrogeni a livello della filiera delle carni o del latte, trascurando totalmente gli alimenti non animali, i prodotti cosmetici e quelli per l'igiene personale, l'ambiente e soprattutto le acque". Da qui l'aumento dei casi di impotenza, disfunzione erettile e patologie vascolari, che generano problemi legati all'attività sessuale e provocano infertilità. "Negli ultimi venti anni la percentuale di bambini che nascono con i testicoli retratti, criptorchidismo, è aumentata di quattro volte - fa presente Andrea Ledda, direttore scientifico del Congresso - La colpa è degli estrogeni: sono distruttori endocrini che bloccano la produzione del 'ricettore L3', che si trova nelle cellule fetali-neonatali, il quale condiziona la differenziazione sessuale del feto. Ecco allora le anomalie nell'apparato genitale maschile". "Inoltre - prosegue - gli estrogeni interferiscono nella produzione del testosterone, fondamentale per la maturazione degli spermatozoi e per il mantenimento delle ghiandole che li producono. E così si spiega il problema dell'infertilità maschile, che diventa sempre più importante. Gli spermatozoi che produce l'uomo moderno sono diversi da quelli che produceva trenta anni fa: oggi sono pochi e di scarsa qualità". La presenza di estrogeni nell'ambiente e negli alimenti sarebbe inoltre associata a un incremento di alcuni tumori ormonedipendenti (seno, utero e testicolo).