Fragilità e saggezza nella vecchiaia. Alberi di vita OdV Piazzetta SS Francesco e Chiara 1, Mompiano, Brescia h 18,15, giovedì 19 settembre
La fragilità è tipica della condizione umana e accompagna tutte le età della vita. Evidente nell’infanzia, particolarmente drammatica nell’adolescenza, più nascosta spesso nell’età adulta e di nuovo evidente nella vecchiaia.
Eugenio Borgna in La fragilità che è in noi parla della fragilità come di un insieme di significati: vulnerabilità, sensibilità e ipersensibilità, delicatezza, indifesa e inerme umanità. La fragilità fa parte della vita e ne è una delle radici ontologiche. Fragile è una cosa che non può essere se non fragile. Fragili sono le nostre emozioni, le nostre ragioni di vita. Fragili sono le esperienze della timidezza, della gioia, del sorriso e delle lacrime, del silenzio e della speranza, della vita mistica. Fragili sono le nostre parole, quelle che vorremmo dedicare a chi sta male e che vorremmo ricevere quando stiamo male.
Alcune esperienze però dilatano le nostre fragilità portandoci a sperimentare in noi il male di vivere. Dobbiamo distinguere dunque tra fragilità come grazia e fragilità come notte oscura dell’anima: malattia del corpo, follia, morte volontaria.