Fragilità e saggezza nella vecchiaia. Una nuova esperienza del tempo. Domus Salutis 22 aprile H. 18,10
Il 22 aprile alle ore 18,10 Paolo Ferliga inaugura il ciclo di incontri promosso da Homo Viator presso l'Atrio della Domus Salutis, dal titolo Vivere creativamente l'età anziana.
Per superare il disagio che deriva dalla percezione della propria inutilità è necessario uscire da questa logica e riconoscere che la psiche chiede, quando si è anziani, più libertà di prima. Dopo anni dedicati al lavoro, al perseguimento di obiettivi, diviene importante assaporare una libertà svincolata da qualsiasi progetto, scoprire il piacere di un tempo privo di impegni e di appuntamenti, di un ozio non più finalizzato a ricostituire le forze per conseguire nuovi risultati, ma goduto nella sua dimensione di abbandono alla vita e di accettazione del tempo che passa. Quando si invecchia è importante dunque lasciare la concezione lineare del tempo, vissuto come un susseguirsi di momenti in cui è sempre possibile progredire. Una concezione che aiuta, da giovani, a protendere lo sguardo verso il futuro e a superare gli ostacoli che la vita comporta, ma da vecchi aumenta il senso della propria inutilità. Da vecchi acquista invece valore un tempo ciclico, scandito sullo scorrere naturale delle stagioni, un tempo in cui un anno assume un valore incommensurabile, non più misurabile sulla durata degli anni trascorsi. Il presente può così svelare un’importanza che non aveva prima, quando, come dice S. Agostino, dileguava sempre tra passato e futuro. La percezione di questa nuova dimensione del tempo è indispensabile per riconoscere nella vecchiaia un’età in cui è possibile godere ancora della vita, in cui la fragilità diventa l’occasione per liberarsi da schemi di vita troppo rigidi, in cui il vecchio ridiventa un poco bambino e ridà spazio al gioco e al divertimento